Scarica gratuitamente l’articolo in formato PDF.
Newsletter n. 12 / Settembre 2023
a cura dello Studio Legale Tributario Torcello in collaborazione con Confindustria Chieti Pescara
Questa newsletter porta la firma dell’Avvocato Davide TORCELLO e dell’Avvocato Giovanna BRATTI.
È ancora “caldo” il tema delle concessioni balneari e dei confini di effettiva applicabilità della cd. Direttiva Bolkestein.
L’ordinamento italiano, infatti, non riesce ancora ad orientarsi definitivamente fra i diktat eurounitari, la normativa e la giurisprudenza nazionale (amministrativa e non) nonché le pressioni da parte degli operatori di settore (che risulterebbero, ad oggi, la categoria più colpita da tali interventi).
In tempi recentissimi si registra la pronuncia del Consiglio di Stato in merito ai diritti di un concessionario balneare della Regione Toscana.
Con l’ordinanza n. 8184 del 06 settembre 2023 il Consiglio di Stato, in merito alla richiesta di chiarimenti della cd. Corte di Lussemburgo, tratta la problematica della devoluzione gratuita allo Stato delle opere non amovibili alla scadenza del periodo di concessione; nonché statuisce in merito all’applicabilità della cd. Direttiva Bolkestein.
Sotto tale ultimo profilo, il Consiglio di Stato definisce la concessione demaniale come “interesse transfrontaliero certo”; ciò in quanto la risorsa (spiaggia) è da considerarsi scarsa e, dunque, attrattiva di investimenti da parte di operatori dell’Unione Europea.
Detto orientamento parrebbe collimare con la linea interpretativa sposata dai concessionari; i quali, nell’incentrare la propria difesa sull’ampiezza della “risorsa” (spiaggia), intenderebbero sfuggire alle maglie ristrette previste dalla cd. Direttiva Bolkestein.
Peraltro una tale lettura “quantitativa” sembrerebbe essere l’unica “via di uscita” studiata dal Governo italiano; al fine di tentare l’apertura di un tavolo di trattiva con l’UE in materia. A tal proposito, ci si dovrebbe servire con i dati in possesso del Tavolo Tecnico di Palazzo Chigi; dai quali risulterebbe circa il 19% delle spiagge occupate.
Occorre comunque far attenzione in quanto tali dati potrebbero rivelarsi frutto di un esame parziale; dato che non parrebbe essersi fatto ricorso al cd. Siconbep (il nuovo sistema informativo per la rivelazione e tracciamento di tutte le concessioni demaniali) ma al precedente sistema cd. Sid, nel quale non rientrerebbero i dati della Regione Sicilia, quelli del demanio lacuale e fluviale nonché quelli in possesso delle Regioni e/o degli altri organi competenti.
Avvocato Davide TORCELLO
Avvocato Giovanna BRATTI
Scarica gratuitamente l’articolo in formato PDF.