Articolo pubblicato su Il Centro del 27 novembre 2020, pagina “Abruzzo Economia”, a cura dello Studio Legale Tributario Torcello.
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Al fine di fronteggiare la crisi economico – finanziaria derivante dalla seconda ondata della pandemia da Covid – 19 il Governo, ha fatto sempre più spesso ricorso alla cd. “decretazione d’urgenza”.
Sul punto, occorre segnalare quanto disposto, rispettivamente, dal cd. “Decreto Ristori” (D.L. n. 137/2020); dal cd. “Decreto Ristori-bis” (D.L. n. 149/2020) e, in ultimo, dal cd. “Decreto Ristori-ter” (D.L. n. 154/2020 del 23.11 u.s., vigente dal 24.11 u.s.).
Il “Decreto Ristori-bis” ha previsto specifiche misure economiche di sostegno in favore degli operatori aventi il domicilio fiscale (la sede legale e/o operativa) nelle aree cd. “arancioni o rosse”.
Nell’ottica del rifinanziamento delle misure di sostegno rivolte alle attività imprenditoriali colpite dalla pandemia da Coronavirus, peraltro, il cd. “Decreto Ristori-ter” ha incrementato di 1,45 miliardi di euro (per il 2020) e di 220,1 milioni di euro (per il 2021) il fondo già previsto dall’art. 8 c. 2 del cd “Decreto Ristori – bis”.
La Regione Abruzzo, come noto, dal 18 novembre u.s. è divenuta “zona rossa”.
Ciò ha comportato, da un lato, l’applicazione di ulteriori misure restrittive; dall’altro, l’estensione di agevolazioni e/o benefici economici e fiscali in favore dei contribuenti.
Fra queste, occorre segnalare la concessione di un credito di imposta pari al 60% dei canoni di locazione dovuti per i mesi di ottobre, novembre e dicembre da coloro che abbiano subito un calo di fatturato del 50% rispetto alle medesime mensilità del 2019.
Ed ancora, in favore dei soggetti esercenti all’interno del perimetro della cd. “zona rossa”, è prevista l’esenzione dalla seconda rata IMU (in scadenza il 16 dicembre 2020); concernente gli immobili ove viene svolta l’attività economica nei settori di cui all’Allegato 1 e 2 del cd. “Decreto Ristori-bis” (a condizione che i proprietari siano anche gestori delle attività ivi esercitate).
Si annovera, tra le altre agevolazioni, l’estensione della proroga al 30 aprile 2021 del termine per il versamento della seconda o unica rata dell’acconto delle imposte sui redditi e dell’IRAP dovute per il 2020 dalle persone fisiche e dalle società di capitali; dovuti per il periodo di imposta relativo all’anno 2019 (entrambi in scadenza al 30 novembre).
Ne potranno beneficiare i soggetti che esercitano le attività economiche di cui agli Allegati 1 e 2 del cd. “Decreto Ristori-bis”; con domicilio fiscale o sede operativa nella “zona rosse”.
Era stata anche prevista la sospensione dei versamenti (già scaduti, però, lo scorso 16 novembre) concernenti l’IVA e le ritenute alla fonte, di cui agli artt. 23 e 24 del D.P.R. n. 600/1973, in favore: 1) delle attività economiche (il cui esercizio è stato sospeso dall’art. 1 del DPCM del 3 novembre); 2) dei servizi di ristorazione aventi sede nelle “zone arancioni e rosse”; 3) dei soggetti operanti nei settori di cui all’Allegato 2 del cd. “Decreto Ristori-bis” (commercio al dettaglio), ovvero svolgenti attività alberghiera o di agenzie di viaggio e/o tour operator aventi sede nelle “zone rosse”.
Con particolare riferimento ai contribuenti abruzzesi rientranti in quest’ultima categoria, si evidenzia che i medesimi non hanno potuto godere di tale beneficio; ciò in quanto il passaggio in “zona rossa” è stato previsto proprio due giorni dopo la scadenza dei predetti versamenti tributari.
A costoro, inoltre, parrebbe essere preclusa ogni possibilità di rimborso delle medesime somme.
Ulteriori misure sono state poi previste attraverso il potenziamento del contributo a fondo perduto (già previsto dal cd. “Decreto Ristori”); nonché, in materia di lavoro, a favore dei datori di lavoro e dei lavoratori operanti nei settori più colpiti dalle misure restrittive del Governo.
Avv. Giovanna BRATTI Avv. Davide TORCELLO
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