Il settore turistico – ricettivo rimane, ad oggi, uno degli ambiti maggiormente colpiti dalla pandemia ancora in atto; considerate le restrizioni imposte agli spostamenti all’interno del territorio italiano (prima) e l’incertezza circa la riapertura di strutture ricettive, stabilimenti balneari e località attrattive (poi).
Gli unici provvedimenti per tale settore risalgono al D.L. n. 9 del 2 marzo 2020 ed al cd. “Decreto Cura Italia” (circa la sospensione di taluni adempimenti e versamenti fiscali).
In assenza di ulteriori disposizioni normative sul punto, alcune Regioni hanno adottato provvedimenti riguardanti l’ambito turistico; con particolare riferimento agli stabilimenti balneari (a titolo esemplificativo: l’ordinanza n. 36 del 15.4.2020 della Regione Abruzzo; la delibera n. 189 del 13.4.2020 della Regione Liguria).
Secondo i rumors, il cd. “Decreto Aprile” dovrebbe prevedere (in favore di lavoratori dipendenti ed alcune categorie di liberi professionisti) un “bonus vacanza”; consistente in una detrazione fiscale per le spese di viaggio sostenute nell’anno 2020 (a condizione che il soggiorno perduri per almeno 3 notti presso strutture ricettive presenti sul territorio nazionale).
Il “Decreto Aprile” dovrebbe, inoltre, introdurre ulteriori novità sul fronte della fiscalità locale circa la sospensione di sanzioni ed interessi per i contribuenti “inadempienti”; che si troveranno a pagare in ritardo l’Imu, la Tari e gli altri tributi degli Enti territoriali. Ciò dovrà essere necessariamente controbilanciato dalla prudenza, da parte dei medesimi Enti, di non incorrere in danni erariali (derivanti dalla penuria delle casse pubbliche).
Nel frattempo il Ministero dell’Economia e delle Finanze (tramite la Risoluzione n. 3/DF del 17 aprile 2020) ha fornito chiarimenti operativi in merito alle modalità di rateazione da parte dei Comuni delle somme dovute dai contribuenti a seguito della notifica di avvisi di accertamento cd. “esecutivi”; ai sensi dell’art. 1, c. 792 – 801, della L. n. 160/2019. Con ciò confermando la titolarità, da parte degli Enti territoriali, di un’ampia autonomia regolamentare sul punto (anche per le somme affidate agli agenti della riscossione).
Per ulteriori approfondimenti, si veda l’articolo del 27 aprile 2020 redatto per Il Centro.
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