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Newsletter n. 06 / Maggio 2022
a cura dello Studio Legale Tributario Torcello in collaborazione con Confindustria Chieti Pescara
Questa newsletter porta la firma dell’Avvocato Davide TORCELLO e dell’Avvocato Giovanna BRATTI.
Anche la società “dovrebbe rispondere” ai sensi del D.Lgs. 231/2001 per la commissione dei cd. reati tributari. Ciò stante l’inclusione di quest’ultimi, ad opera dell’introduzione dell’art. 25 quinquiesdecies del medesimo D.Lgs. n. 231/2001 (di cui al D.L. n. 124/2019 ed al D. Lgs. n. 75/2020; in vigore dal 30.7.2020) nel novero dei cd. reati presupposto; per i quali è stata prevista la responsabilità amministrativa (da reato) in capo anche agli enti societari.
In via di estrema sintesi, la responsabilità dell’ente sussiste laddove quest’ultimo avrebbe tratto vantaggio dalla condotta delittuosa posta in essere dal proprio soggetto “apicale” (o da soggetti sottoposte alla direzione o vigilanza di quest’ultimo). Il sistema sanzionatorio prevede, sul punto, l’applicazione di:
La nuova formulazione legislativa, che prevederebbe la responsabilità amministrativa dell’ente anche in relazione alla commissione dei delitti tributari (come sopra illustrato), non avrebbe trovato ancora una “concreta” attuazione.
Ciò in quanto non sembrerebbero registrarsi pronunce giurisprudenziali sul tema, almeno sino al 28 aprile 2022.
La Corte di Cassazione – Sez. penale, infatti, avrebbe emesso la “prima” pronuncia in materia (sentenza n. 16302/2022; depositata in data 28 aprile 2022); mediante la quale i Giudici di legittimità:
Sembrerebbe così aprirsi la strada di un riconoscimento “concreto” (e non solo a livello normativo) della responsabilità degli enti societari; anche in relazione ai reati tributari.
Avvocato Davide TORCELLO
Avvocato Giovanna BRATTI
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