17 aprile 2020
A seguito dell’emanazione del cd. “Decreto liquidità”, la SACE S.p.A. ha predisposto le modalità concrete di accesso al credito; nell’ottica dell’effettivo “sblocco” dei finanziamenti rientranti nella “Garanzia Italia”.
Il “disciplinare” inviato agli Istituti di credito (frutto del celere lavoro svolto in collaborazione con ABI) delinea l’iter da seguire per l’accesso ai fondi. Ciò avverrà, in particolare, secondo 4 fasi (presentazione della richiesta di finanziamento all’Istituto di credito finanziatore; inoltro da parte dell’Istituto a Sace S.p.A. della relativa richiesta di rilascio della garanzia; riscontro da parte di Sace S.p.A.; erogazione del finanziamento).
Le garanzie concesse potranno essere richieste sino al 31 dicembre p.v. e saranno disponibili per qualsiasi tipologia di impresa (al verificarsi di determinati presupposti). Ogni impresa potrà richiedere anche plurimi finanziamenti; i quali, però, saranno cumulati tra loro sino alla concorrenza massima individuata nel 25% del fatturato dichiarato nel 2019 (oppure, nel doppio della spesa salariale annuale sostenuta in Italia); il tutto in forza delle risultanze di cui al bilancio (o ai dati certificati da parte della richiedente, qualora non si sia proceduto ad approvarlo).
Diverso, invece, è il panorama che si staglia innanzi agli imprenditori che decideranno di accedere ai benefici riservati al Fondo di garanzia; relativo all’erogazione dei prestiti sino a 25 mila euro e con garanzia accordata al 100%. La concessione dei cd. “mini prestiti” – ai quali si potrà accedere sempre previa presentazione del modulo agli intermediari finanziari prescelti; i quali, a loro volta, dovranno poi richiedere la nota “garanzia pubblica” – risulta essere sottoposta al potere di istruttoria a questi ultimi riconosciuto.
Anche per tale ipotesi di credito, in ogni modo, vengono previste specifiche tempistiche e limiti quantitativi.
Si attendono, naturalmente, nuovi sviluppi in proposito; nonché ulteriori specifiche finalizzate all’effettiva efficacia degli strumenti predisposti a sostegno delle imprese.
L’attenzione, quindi, è decisamente alta; ciò anche a seguito delle doglianze sollevate, nei giorni scorsi, dalle Associazioni di categoria e, in special modo, dall’ANCE. Quest’ultima ha sollevato dubbi circa il possesso di carenti informazioni in possesso delle banche, nell’ottica dell’accesso alle garanzie di cui si ragiona; tanto da determinare rallentamenti nella procedura di erogazione (e poi ripercuotersi sulla concreta operatività delle imprese)
Si aggiunga, inoltre, che taluni dubbi sorgono anche in relazione alla capacità di ricezione delle richieste da parte dei portali informatici predisposti. La piattaforma predisposta per Sace S.p.A., infatti, non risulta ancora visibile.
Ciò ha fatto temere, ad alcuni, il rischio di un “collasso del sistema” analogo a quello che ha interessato, qualche settimana addietro, l’INPS.
“Liquidità” e “celerità” sembrano essere le preoccupazioni più impellenti per gli imprenditori.
Per ulteriori approfondimenti, si veda la Newsletter del 17 aprile 2020 redatta per Confindustria Chieti – Pescara.
Lo Studio Legale Tributario Torcello #SLTT ha predisposto una “Task Force Covid – 19” al fine di fornire supporto concreto alle imprese che si trovano ad affrontare l’emergenza epidemiologica in atto.
La Task Force opera, in favore dei propri Clienti, prestando consulenza ed assistenza nelle fasi di interpretazione ed applicazione delle disposizioni normative emanate per far fronte alla pandemia; elaborando soluzioni strategiche “su misura” per soddisfare le specifiche esigenze dei nostri Assistiti.
La #SLTT “Task Force Covid – 19” è al lavoro per affiancare le aziende nella gestione della propria operatività ordinaria e straordinaria; con l’obiettivo di limitare l’impatto dannoso del cd. Coronavirus.
Per qualsiasi informazione, contatta la #SLTT “Task Force Covid – 19” al seguente indirizzo e-mail: assistenzacovid19@studiotorcello.it
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