Il cd. “Decreto Rilancio” apre nuovi scenari in tema di fiscalità; prevedendo misure finalizzate a ridurre il carico fiscale in favore dei settori economici più colpiti dall’emergenza pandemica. Ciò attraverso la sospensione e/o la proroga dei versamenti tributari, nonché per il tramite del riconoscimento di bonus e detrazioni.
È stato previsto, infatti, il cd. “bonus vacanze” (fino ad un massimo di €500) in favore di famiglie; di coppie; e di singoli; i quali possiedono un Isee con “tetto massimo” di €40.000,00. L’80% del predetto bonus sarà erogato quale “sconto” sulla tariffa da versare alla struttura ricettiva; dovendo il restante 20% dell’importo essere detratto dall’imposta sul reddito.
A ciò si aggiunga l’esonero dal pagamento della prima rata Imu del 16 giugno; riconosciuto in favore di alberghi, pensioni, stabilimenti balneari, lacuali e fluviali. Ciò a condizione che i possessori delle strutture ricettive e degli stabilimenti siano anche gestori delle attività economiche a cui tali immobili sono destinati
In tema di fiscalità locale, si annovera l’esclusione dalla “base imponibile” della Tosap degli spazi aggiuntivi occupati da bar, ristoranti ed altri esercizi commerciali; finalizzati a garantire il necessario distanziamento sociale per la salvaguardia della salute degli utenti. Tale misura dovrebbe estendersi sino al 1 novembre 2020; salvo eventuali proroghe determinate dalla situazione epidemiologica.
Sul fronte Tari, si prevedono riduzioni di tariffa per gli Enti locali; anche sulla scorta delle indicazioni fornite dalla delibera n. 158/2020 del 5 maggio 2020 emanata dall’ARERA (Autorità di Regolazione Energia Reti e Ambiente). Gli Enti territoriali saranno, dunque, chiamati (nell’ambito della propria autonomia regolamentare) a tradurre in termini pratici tali indicazioni; senza mettere a rischio i propri bilanci.
Per ulteriori approfondimenti, si veda l’articolo pubblicato su Il Centro, pagina Economia, redatto dal nostro Studio.
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