È giunta al termine la seconda edizione del Convegno Vitivinicolo organizzato dal Dott. Bruno CATENA, dall’Avv. Arianna Maria DI PIETRO e dall’Avv. Davide TORCELLO, titolari degli omonimi Studi professionali, e patrocinato dall’UGIVI (Unione dei Giuristi della Vite e del Vino).
L’evento, tenutosi il 21 giugno u.s. in Pescara presso l’Aurum – Sala Flaiano, ha raccolto una platea molto variegata, composta non solo da professionisti attivi nel comparto vitivinicolo, ma anche dagli appartenenti alle più prestigiose associazioni di categoria, da svariati sommelier, dai rappresentati di alcune fra le più rinomate cantine vitivinicole d’Abruzzo e, per concludere, dai componenti del Nucleo Operativo Biodiversità dell’Arma dei Carabinieri.
In apertura del Convegno si sono susseguiti gli interventi del Dott. Valentino Di Campli, Presidente del Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo, dell’Avv. Gianfranco Tripodi, quale rappresentante dell’UGIVI, dell’imprenditrice Martina Danelli, Vice Presidente delle Donne del Vino.
Ha onorato l’evento con la propria partecipazione anche il nuovo Sindaco di Pescara, l’Avv. Carlo MASCI, a testimonianza dell’attenzione dedicata al mondo vitivinicolo (che da sempre riveste un ruolo centrale nella tradizione culturale del nostro territorio) dalle Istituzioni pubbliche.
A conferire particolare pregio all’incontro è stato, indiscutibilmente, il contributo dei relatori, i quali, ciascuno in riferimento al proprio specifico settore di competenza, hanno fornito un’ampia panoramica dello “stato dell’arte” del comparto vitivinicolo, spaziando dall’ambito nazionale sino a quello europeo ed internazionale.
L’attualità delle tematiche trattate in quella sede è, d’altronde, oggi confermata dall’attenzione che i Legislatori italiano ed eurounitario stanno riservando al mercato vitivinicolo.
Con riferimento all’ordinamento nazionale, occorre sottolineare l’entrata in vigore del Decreto n. 2779 del 12 marzo 2019 con cui, in ottemperanza a quanto previsto nella Legge di Bilancio 2018, il Mipaaf (Ministero delle Politiche agricole alimentari, forestali e del turismo) ha definito “gli indirizzi e linee guida in merito ai requisiti e agli standard minimi di qualità, con particolare riferimento alle produzioni vitivinicole del territorio, per l’esercizio dell’attività enoturistica”.
L’enoturismo viene definito dal c. 2 dell’art. 1 del predetto Decreto come l’insieme di “tutte le attività formative ed informative rivolte alle produzioni vitivinicole del territorio e la conoscenza del vino, con particolare riguardo alle indicazioni geografiche (DOP, IGP) nel cui areale si svolge l’attività”.
Vengono indicate, a titolo meramente esemplificativo, le visite guidate, le iniziative di carattere didattico e culturali nelle cantine e nei vigneti dell’azienda nonché le attività di degustazione e commercializzazione delle produzioni vitivinicole aziendali, anche in abbinamento ad alimenti.
Il cd. “Decreto enoturismo” rappresenta senz’ombra di dubbio un’ottima opportunità per incrementare il mercato vitivinicolo.
La normativa ha infatti consegnato, nelle mani degli operatori del settore, uno strumento grazie al quale le aziende agricole potranno far conoscere ai consumatori i propri prodotti ed il procedimento di produzione (raccontando la “storia” del proprio prodotto ed incrementando il bacino di clientela).
Ulteriore conferma dell’importanza riservata al settore in questione dall’ordinamento nazionale si trae dal fatto che l’Italia ospiterà, nel 2021, il Wine Global Conference del World Tourism Organisation (l’agenzia delle Nazioni Unite che si occupa della promozione del turismo).
Sul versante europeo è del resto doveroso segnalare il finanziamento a fondo perduto bandito dall’Unione Europea (con scadenza il 1 luglio 2019 per la campagna 2019/2020), volto a coprire, nella misura del 50%, i costi sostenuti per attività di promozione del prodotto vitivinicolo all’estero.
Le risorse europee stanziate per il finanziamento dei progetti (che possono essere di caratura nazionale, regionale e multiregionale) ammontano alla somma complessiva di € 21.852.740,15.
Le spese finanziabili riguardano le attività di “relazione”, che hanno ad oggetto la promozione e la diffusione all’export del vino (ed in particolare: a denominazione di origine protetta; ad indicazione geografica protetta; spumanti di qualità, anche aromatici; con l’indicazione della varietà), realizzate anche per il tramite di agenzie professionali; associazioni ed organizzazioni di categoria.
In particolare, tali soggetti potranno usufruire dei benefici relativi alla promozione ed alla pubblicità; alla partecipazione a manifestazioni e fiere internazionali; alla diffusione ed alle campagne di informazione espletate attraverso punti vendita, ristorazione e ogni altro strumento di comunicazione.
Il mondo vitivinicolo rappresenta a tutti gli effetti un ambito in costante ascesa economica, che lancia costantemente nuove sfide agli operatori del settore ed ai professionisti.
Questi ultimi, pertanto, si imbattono quotidianamente (loro malgrado) in un tessuto normativo e giurisprudenziale decisamente “intricato”; relativo ad un settore che, come noto, è assoggettato di frequente all’effettuazione di puntuali verifiche da parte degli Organismi a ciò competenti.
Per tali motivi, il Convegno (nonché gli approfondimenti che ne seguiranno) si è posto (e si porranno), come primario obiettivo, quello di fornire puntuali delucidazioni in merito agli aspetti rilevanti della legislazione eurounitaria e nazionale; privilegiando un approccio tecnico-pratico in grado di offrire evidenza, altresì, del regime fiscale e della tassazione vigente nella materia.
Un utile approfondimento per gli addetti ai lavori che hanno potuto apprezzare lo sforzo degli organizzatori di offrire una “guida” che potesse orientarne la condotta nel (complesso) mondo vitivinicolo.
Avv. Davide Torcello
Studio Legale Tributario Torcello