“Bonus casa 2018”: tutti gli sconti fiscali per chi desidera acquistare la prima casa, ristrutturare o rendere più efficienti i propri immobili.
Parte 1:
Bonus prima Casa
Con la Legge di Bilancio 2018 il Governo ha confermato buona parte delle agevolazioni destinate a chi investe sulla casa, con molte novità rispetto agli anni passati.
I principali interventi di riforma riguardano il bonus prima casa per chi acquista un immobile da adibire ad abitazione principale, l’ampliamento delle percentuali di detrazione che spettano a chi ristruttura casa e a chi effettua interventi di risparmio energetico o di messa in sicurezza antisismica degli edifici (c.d. eco-bonus e sismabonus) e, da ultimo, l’introduzione di una nuova agevolazione per gli interventi di sistemazione e recupero del verde di giardini, balconi e terrazzi (c.d. bonus verde).
Entrando nel merito delle singole agevolazioni, particolare importanza riveste certamente il bonus prima casa 2018. Grazie a tale incentivo, anche quest’anno chi decide di acquistare la prima casa, in presenza di determinati requisiti e presupposti, potrà beneficiare del pagamento ridotto di imposte sull’atto di acquisto di un immobile da adibire ad abitazione principale.
Ma, nel dettaglio, come funziona il bonus prima casa 2018?
Per poter meglio comprendere la natura degli sconti fiscali contemplati dalla misura agevolativa in questione bisogna distinguere tra: ipotesi di acquisto da privati e ipotesi di acquisto da imprese costruttrici. Nel primo caso è previsto il versamento di un’imposta di registro del 2%, anziché del 9%, sul valore catastale dell’immobile, in aggiunta al versamento delle imposte ipotecaria e catastale, ciascuna nella misura fissa di 50 euro; nel secondo caso, invece, è prevista una riduzione dell’IVA dal 10% al 4%, mentre le imposte di registro, catastale e ipotecaria si pagano nella misura fissa di 200 euro. Ancora, per quel che riguarda gli acquisti di immobili tramite successioni o donazioni, si applicano imposta ipotecaria e catastale sempre in misura fissa, pari a 200 euro.
E’ bene tenere presente che per godere dell’agevolazione per l’acquisto della prima casa, l’acquirente non deve possedere un altro immobile acquistato con la medesima agevolazione e che, se lo possiede, deve provvedere a venderlo entro 12 mesi dal nuovo acquisto agevolato.
A ciò si aggiunga che la casa deve trovarsi nel Comune in cui l’acquirente abbia la residenza, ovvero che provveda a trasferirla entro 18 mesi dall’acquisto. In merito, va chiarito che il cambio si considera ufficialmente effettuato nella data in cui l’acquirente rende la dichiarazione di trasferimento al Comune.
Per quel che riguarda l’ambito oggettivo di applicazione dell’agevolazione, gli immobili beneficiari del bonus prima casa 2018 sono quelli appartenenti alle seguenti categorie catastali: A/2 (abitazioni di tipo civile); A/3 (abitazioni di tipo economico); A/4 (abitazioni di tipo popolare); A/5 (abitazioni di tipo ultra popolare); A/6 (abitazioni di tipo rurale); A/7 (abitazioni in villini) e A/11 (abitazioni ed alloggi tipici dei luoghi). Restano esclusi, invece, gli immobili appartenenti alle categorie catastali A/1 (abitazioni di tipo signorile), A/8 (abitazioni in ville) e A/9 (castelli e palazzi di eminenti pregi artistici e storici).
Ai fini della spettanza dell’agevolazione l’acquirente deve dichiarare, nell’atto di acquisto della casa, di essere in possesso di tutte le condizioni appena descritte, ovvero che vi si adempierà nei termini previsti dalla legge, e quindi, rispettivamente un anno per la vendita della precedente casa nello stesso Comune e 18 mesi per il trasferimento della residenza. Sarà il Notaio che stila il rogito a calcolare le imposte agevolate e a comunicarle al contribuente, che dovrà poi provvedere a versarle secondo gli importi fissati con il bonus prima casa.
Avv. Davide TORCELLO
Studio Legale Tributario Torcello
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