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Newsletter n. 15 / Novembre 2023
a cura dello Studio Legale Tributario Torcello in collaborazione con Confindustria Chieti Pescara
Questa newsletter porta la firma dell’Avvocato Davide TORCELLO e dell’Avvocato Giovanna BRATTI.
Secondo le indiscrezioni, nella prossima Legge di Bilancio (ancora in discussione nelle opportune sedi parlamentari) si dovrebbero prevedere nuove strette per chi abbia usufruito, negli scorsi tempi, degli interventi da “Superbonus 110%”.
Si dovrebbe assistere infatti all’introduzione, da un lato, di ulteriori controlli da parte del Fisco in materia catastale; e, dall’altra parte, di nuove tasse relative agli immobili oggetto di interventi edilizi.
Di tali novità si farà breve cenno nelle righe che seguono.
VERIFICHE ED ACCERTAMENTI CATASTALI
L’Agenzia delle Entrate dovrebbe effettuare ulteriori controlli in materia di “Superbonus 110%” (che si aggiungono a quelli già previsti in ambito penalistico / civilistico / tributario); aventi ad oggetto l’aggiornamento dei dati castali da parte dei beneficiari. Quest’ultimi, infatti, potrebbero ricevere lettere di compliance, da parte dell’Agenzia delle Entrate; alla quale verrebbe attribuito il compito di verificare se, a fronte dell’effettuazione dell’intervento edilizio da “Superbonus 110%”, il contribuente abbia dichiarato la relativa rendita castale aggiornata (relativa all’immobile oggetto di intervento edilizio).
L’azione accertatrice del Fisco si dovrebbe attuare nella creazione, mediante l’utilizzo di apposite banche dati, di speciali liste selettive; nelle quali verrebbero “censiti” gli immobili che abbiano fruito delle “maxi” detrazioni edilizie.
L’obiettivo parrebbe essere quello di verificare la corrispondenza fra lo “stato di fatto” dell’immobile, oggetto dei lavori di cui al D.L. n. 34/2020 (e successive mm.ii.), e lo “stato catastale”; il quale dovrebbe essere aggiornato (all’esito dei lavori), da parte del beneficiario, mediante l’apposita modifica della rendita catastale (con dichiarazione delle eventuali relative variazioni). Nel caso di irregolarità il Fisco, prima di procedere con l’azione accertativa (che condurrebbe all’adeguamento catastale “coattivo”) e le relative sanzioni, dovrebbe trasmettere una lettera di compliance; come tentativo di addivenire ad una definizione bonaria della questione con il contribuente. Quest’ultimo, se d’accordo, ne dovrebbe accettare la contestazione; versando quanto richiesto dall’Ufficio.
PLUSVALENZA DEL 26% SUGLI IMMOBILI VENDUTI
Si dovrebbe prevedere l’introduzione di nuove tasse relativamente agli immobili oggetto dei lavori di efficientamento energetico da “Superbonus 110%” o di messa in sicurezza da “Sismabonus”.
Nelle ipotesi di vendita di tali immobili entro 10 anni dalla conclusione dei suddetti lavori, il proprietario dovrebbe scontare una tassazione del 26% sulla plusvalenza ottenuta dalla vendita stessa.
Ai fini della determinazione della base imponibile su cui calcolare la plusvalenza, i costi sostenuti dovrebbero: a) dapprima, essere indeducibili per i primi cinque anni; b) e poi (dal sesto anno), essere deducibili solo nella misura del 50%.
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Non resta che attendere il testo definitivo della nuova manovra finanziaria.
Avvocato Davide TORCELLO
Avvocato Giovanna BRATTI
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