Lo scorso anno, infatti, si è concluso con l’approvazione della Legge di Bilancio per il 2020 (L. n. 160 del 27 dicembre 2019 contenente il “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2020 e bilancio pluriennale per il triennio 2020-2022”; pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 304 del 30.12.2019).
Nelle ultime settimane di dicembre dello scorso anno, la manovra finanziaria era già stata sostanzialmente definita; non erano state apportate, infatti, rilevanti modifiche al testo normativo approvato dal Senato, in seguito al maxi emendamento proposto dal Governo.
Ebbene, occorre soffermarsi su alcuni importanti novità in materia fiscale contenute nella nuova manovra finanziaria per il 2020; soprattutto con riferimento alle agevolazioni previste per le imprese.
Sul punto, occorre far riferimento alle modifiche introdotte all’art. 3 del Decreto Crescita (D.L. n. 34/2019) in tema di deducibilità IMU per i beni strumentali; deducibilità che viene fissata, per il 2019, nella misura del 50% (per il periodo di imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2018).
La nuova manovra fiscale, stante l’unificazione dell’IMU insieme alla TASI, ha aumentato altresì le predette soglie di deducibilità.
In particolare, si prevede la possibilità di beneficiare di una deduzione IMU, per l’acquisto di immobili strumentali all’attività, pari al 60% per gli anni 2020 e 2021 (rispettivamente per il reddito di impresa e per quello derivante dall’esercizio di arti e professioni). Una deducibilità integrale, invece, si applicherà a partire dal 2022 (ovvero al periodo di imposta successivo rispetto a quello in corso al 31 dicembre 2021).
Ma non solo.
Rilevanti incentivi per le imprese sono previsti anche in tema di assunzioni; ciò al fine di incrementare il livello occupazionale (soprattutto giovanile).
L’art. 1, c. 8, della nuova Legge di Bilancio prevede uno sgravio contributivo pari al 100% nelle ipotesi di stipulazione, nel corso del 2020, di contratti apprendistato (di primo livello per la qualifica e il diploma professionale; il diploma di istruzione secondaria superiore e il certificato di specializzazione tecnica superiore).
Tale agevolazione, in particolare, sarà riconosciuta per i datori di lavoro che hanno già sotto le proprie dipendenze un numero pari od inferiore a nove addetti. Ciò con riferimento ai contributi maturati nei primi tre anni di contratto; fermo restando, in ogni caso, il livello di aliquota pari al 10% per i periodi contributivi maturati successivamente al terzo anno.
Sempre in tema occupazionale, è bene segnalare la modifica introdotta dalla nuova manovra finanziaria; la quale proroga il bonus previsto per le assunzioni di lavoratori “under 35”.
Si tratta, in realtà, di una misura già contenuta nella Legge di Bilancio per il 2018 (L. n. 205/2017). L’ agevolazione consisteva, nello specifico, in uno sgravio contributivo (per un periodo massimo di 36 mesi; in una misura pari al 50%) in favore dei datori di lavoro; che procedevano all’assunzione, a decorrere dal 1 gennaio 2018, di lavoratori “under 35” con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato (cd. a tutele crescenti; di cui al D. Lgs. n. 23/2015).
La manovra finanziaria per il 2018 aveva modificato, in tali termini, il regime precedente; innalzando la “soglia anagrafica” richiesta per usufruire dell’agevolazione in parola (prima fissata in 30 anni di età).
La nuova manovra finanziaria conferma l’innalzamento del limite di età; prorogando il bonus occupazionale per l’assunzione di lavoratori “under 35”. Ciò con riferimento ai contratti di lavoro stipulati entro il 31 dicembre 2020.
Alla luce di quanto sinora esposto, è evidente che la nuova Legge di Bilancio intenda agevolare le imprese sotto più profili.
Da un lato, infatti, si cerca di ridurre il carico fiscale per l’acquisto di beni strumentali (attraverso la deducibilità delle imposte comunali che dovrebbero essere versate); ciò al fine di incentivare gli investimenti per attrezzatture e macchinari (anche in un’ottica di sviluppo tecnologico dell’apparato produttivo).
Dall’altro lato, l’obiettivo è quello di potenziare il mercato del lavoro, mediante la previsione di sgravi contributivi in favore dei datori di lavoro; così agevolando le assunzioni di lavoratori dipendenti (soprattutto in ambito giovanile).
Non ci resta che attendere le “reazioni” da parte del mondo imprenditoriale; se intenderà sfruttare o meno le nuove opportunità offerte dalla manovra finanziaria per il 2020.
Avv. Davide TORCELLO
Dott.ssa Ida Salerno
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